Anche nel giorno del sì, la scelta sostenibile è possibile.
Grazie al progetto di Fevoss e Bazar Solidale, hanno sfilato in passerella 38 abiti da sposa speciali: si tratta di modelli di abiti da sposa vintage in perfette condizioni, donati all’Associazione per il progetto “Sposa… i nostri valori”.

Gli abiti, appartenenti a tutte le annate, dagli anni ’50 fino ai primi 2000, sono stati indossati per l’occasione da modelle volontarie non professioniste…. Tra cui anche Martina e Martina!

Il progetto “Sposa… i nostri valori” coniuga in sé i principi dell’economia circolare, della moda sostenibile e con il ricavato finanzia le attività della Fondazione Fevoss.

Scegliere di vestire secondhand sta diventando sempre più comune (finalmente!) e, soprattutto per le ultime generazioni, scegliere un capo con una storia alle spalle aggiunge valore al proprio acquisto.

Per le grandi occasioni però, un po’ la diffidenza, un po’ la mancanza di vere alternative, non è ancora del tutto sdoganato. Il progetto di Bazar Solidale vuole quindi colmare questo divario facendo sfilare modelle non professionista con gli abiti donati alla Fondazione: quelle stesse ragazze della porta accanto che, un giorno, nella scelta dell’abito del giorno del Sì potrebbero essere spose 2.0.

Il lavoro di selezione e preparazione della sfilata è stato gestito internamente dalle sarte e dalle tante volontarie che hanno collaborato per la buona riuscita dell’evento.

Una passerella di quelle professionali per un catwalk a prova di Naomi Campbell è stata la cornice di questi vestiti unici, presentati dalle ragazze in ordine cronologico.

La selezione ha spaziato da pezzi dal sapore più vintage a quelli più contemporanei,

Loved Clothes Last

Ci piace sempre raccontare la storia di un capo, specialmente quando lo abbiamo indossato e dalle parole stesse della proprietaria ne abbiamo conosciuto il passato. Martina ha indossato un abito anni ’90 in precedenza era appartenuto proprio ad una delle volontarie di Bazar Solidale.

Quell’abito mi ha colpito subito quando sono andata a fare le prove… potrebbe essere benissimo un abito che sceglierei, se dovessi sposarmi davvero! Bon ton, un corpetto in pizzo ed una gonna ampia composta da vari strati di tulle, impreziosita da una fascia arricciata sul bacino che culmina in un fiocco pomposo ad arricchire il resto della gonna

Durante il giorno della sfilata è stato emozionante indossare questo abito, emozionante allo stesso tempo anche per la proprietaria originaria vederlo ancora in un contesto diverso, e ha riportato alla mente ricordi di un giorno felice anche alla mamma della sposa.

L’importanza della Sartoria.

Bazar Solidale dispone di una propria sartoria interna, a disposizione per piccole riparazioni, come per rendere perfettamente calzante l’abito da sposa che può essere acquistato presso di loro, sino ad arrivare a vere e proprie confezioni. Un progetto studiato nei minimi particolari per rendere il giorno del matrimonio davvero speciale, unico, personale e sostenibile.

Hanno parlato di noi anche

L’Arena, «Sposa… i nostri valori», la passerella solidale e sostenibile della Fondazione Fevoss

Rai News, A Verona la sfilata solidale degli abiti da sposa usati